Fuori di Taste – Firenze

Quasi cinque mesi da quando mi sono trasferita a Firenze e solo un paio di weekend trascorsi nella mia nuova casa (e vabbè, che ci posso fare io, ormai lo sanno anche i muri che il gene della viaggiatrice è predominante nel mio Dna).

Per tenere a freno la mia iperattività e dipendenza dalla “valigia del giovedì sera” ci voleva proprio una valida ragione. E il weekend scorso questo pretesto è arrivato sotto forma del Taste of Firenze, il “salone dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle” (questa la definizione ufficiale, il “Pitti del food” direi io per farla semplice semplice) che si è svolto alla Stazione Leopolda dal 7 al 9 marzo.

Anzi, più che il Taste vero e proprio, a fare da filo conduttore al mio fine settimana è stato il Fuori di Taste, calendario di eventi enogastronomici dislocati per tutta la città, che mi ha permesso,  oltre a conoscere e assaporare produttori locali ed “eccellenze del gusto” (ora bellamente piazzate sui miei fianchi, c’è sempre un secondo lato della medaglia, ahimè…), ma anche e soprattutto di scoprire nuovi indirizzi fiorentini. Segreti, o pseudo tali, fino a questo momento: ora ve ne svelo alcuni. Sia mai che vi troviate in gita da queste parti e abbiate voglia di variare un po’ rispetto alle solite dritte per turisti.

– La Scuola d’Arte Culinaria Cordon Bleu (badate bene, “arte culinaria”, non semplice “cucina”), il tempio di qualsiasi aspirante chef, una leggenda perfino per la sottoscritta (che tutto si può dire tranne che portata per maneggiare pentole e fornelli): chi non trova suggestiva l’idea di apprendere le basi della tradizione culinaria italiana proprio qui a Firenze? Di corsi ce ne sono un’infinità, da quelli professionali a quelli dalla durata di una sola serata. Date un’occhiata sul sito.

Non preoccupatevi, io mi sono limitata ad assistere ad uno show cooking sul tema “Peperoncino o Zenzero? Un dilemma toscano” (per chi non lo sapesse, infatti, in toscana il peperoncino un tempo si chiamava zenzero). Tenendo conto che abitualmente spolvero o zenzero o peperoncino su ogni piatto che sto per addentare, non potevo che apprezzare la degustazione organizzata da Peperita, realtà toscana specializzata nella coltivazione di sedici tipi di peperoncino diversi, e assaporarne sei come condimento a sei diversi assaggi di farinata (io però li vorrei collezionare tutti e sedici a casa, eh!)

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fuori di taste

– l’Hotel Ville sull’Arno, piccolo angolo di paradiso fuori dal tempo a me ancora sconosciuto. Scordatevi i grandi palazzi che ospitano i più famosi hotel nel centro storico (belli anche quelli, per carità), qui si tratta letteralmente, di una villa a due soli piani a picco sul fiume. Arredo classico, vista che vabbè ve la lascio immaginare, non vi dico l’atmosfera nel portico che da su giardino e piscina. Ok, io dopo due minuti sono tornata dentro ad assaggiare tutti i risotti proposti nel corso della serata “Risotto con vista” per presentare il riso del Principato di Lucedio e i vini del Castello di Sonnino (divina la versione dolce con fragole, melograno, kiwi e carambola), ma già mi pregusto aperitivi estivi al tramonto. 
Ah, fanno anche il brunch domenicale e un pacchetto speciale con annesso pomeriggio in spa. Da tenere in considerazione.

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– la libreria-caffè-teatro Todo Modo: da fuori appare come un piccolo spazio angusto di una decina di metri quadrati, poi entri, giri l’angolo, e scopri un intero mondo nascosto con il caffè/ristorante Uqbar, per pranzare o sorseggiare un caffè leggendo un libro o una rivista (ma sono anche ipad friendly, non preoccupatevi, il wifi gratuito non manca), e una sala lettura, che diventa luogo di incontri, rappresentazioni, proiezioni, concerti, laboratori, seminari. Nello specifico, sabato pomeriggio ha accolto l’evento “Todo Circus” con assaggi di gelatine, biscotti e colomba della Pasticceria Avidano. Indovinate chi non è riuscito a trattenersi dall’abbuffata zuccherosa???

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– l’enoteca Alessi, a due passi da Piazza della Repubblica: anche qui, da fuori un’angusta enoteca dalle parvenze molto turistiche, chi se lo poteva immaginare che nel retro-bottega si apriva un’immensa drogheria d’altri tempi, con scaffali e scaffali di dolciumi e biscotti, paté e specialità tipiche?
Non ho dato fondo al mio portafoglio (per ora) solo perché troppo presa a trangugiare gianduiotti limited edition creati sul luogo dai maestri cioccolatieri Caffarel per festeggiare il 150 anniversario del vero gianduiotto (e poco importa se è torinese e non fiorentino, fidatevi che il gusto meritava l’assaggio multiplo!)

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– la boutique Ladurée, ok non certo una novità, ma quanto è sempre bello entrare nella sua atmosfera romantica e assaggiare nuovi gusti di macaron? Peccato la degustazione di macaron speciale gusto Yuzu Zenzero ne prevedesse uno a testa, ho rimediato portandomi direttamente a casa una scatola intera della collezione Emilio Pucci al gusto limone e rosa. Secondo voi che fine ha (già) fatto?

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– l’Odeon Bistro, anche questo non certo una novità per il popolo fiorentino e non (l’aperitivo qui è un classicone, così come il pranzo, e anche la cena devo dire che è decisamente superiore alle aspettative).
Ci tengo però a segnalarlo agli appassionati cinefili come me: una delle mie serate preferite infatti prevede aperitivo a buffet qui e poi, alle 21.00, film in lingua originale nell’adiacente cinema Odeon: nessun asettico multisala moderno, ma un vecchio e accogliente teatro ristrutturato (con poltrone comodissime) e, udite udite, grande rarità in Italia, film (attuali) in lingua originale! Il giovedì preceduti anche dall’introduzione di un critico cinematografico. Online poteve trovare tutta la programmazione: non so voi, ma io potrei passare anche tutte le mie serate qui!
Nel frattempo in occasione del Fuori di Taste mi sono goduta in tutta pace l’evento “Quando il tè incontra il cioccolato”, una degustazione di tè pregiati Dammann Frères e cioccolatini Domori. Altro lato positivo di Firenze: arrivi cinque minuti prima dell’inizio di un evento e trovi facilmente posto a sedere (quasi un’utopia per una come me, abituata al Fuorisalone di Milano dove alla notizia di una degustazione gratuita c’è gente che parte da Brembate per accaparrarsi una briciola!)

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– ma la scoperta preferita del weekend l’ho tenuta in serbo fino alla fine ed è stata lo spazio href=”www.riccardobarthel.it/” target=”_blank”>Riccardo Barthel. Molto più che un semplice showroom di arredamento. Una vera e propria casa, con le sue stanze e il suo cortile, da cui partire per creare la propria di casa, dalle piastrelle agli utensili da cucina, si trova davvero tutto, fino alla scuola di cucina vera e propria, Desinare, organizzata al piano superiore. Corsi tematici singoli (online tutte le prossime date), possibilità di organizzare corsi su misura e perfino corsi di fotografia del cibo (questo sì che potrebbe fare al caso mio!).
Nella stanze di “casa Barthel” abbiamo potuto assaggiare i vari prodotti di Foodscovery.com, portale online di vendita di prodotti alimentari italiani selezionati in tutta Europa, tra cui i dolci del biscottificio Antonio Mattei, i bomboloni della pasticceria Nuovo Mondo i salumi Santoro e tante altre calorie che ho dovuto combattere con una corsa mattutina sull’Arno controvento. Cosa non si fa per assaggiare dei cantucci al cioccolato!

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– il panificio San Forno, nuova apertura del Santo Bevitore (altro indirizzo must per una cena fiorentina, ma di questo ve ne parlerò un’altra volta!) nel cuore di San Frediano: pane, biscotti, ma anche granola fatto in casa e prelibatezze varie….anche questo me lo segno, considerando che è a due passi da casa!

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Tra l’altro, non paga di aver trascorso due ore buone del mio sabato sera piazzata nella cucina di Desinare a chiacchierare con le amiche proprio come se fosse la cucina di casa mia, lo spazio di Barthel mi è piaciuto talmente tanto che ci sono tornata anche la domenica mattina per Ortobello, il mercato a km zero con i prodotti freschi venduti direttamente dagli agricoltori locali nel cortile dello showroom. E anche qui la tentazione di appollaiarci sulle sedie in giardino al sole è stata più forte di noi….per lo meno fino alla successiva folata di vento che ci ha spazzato via (direi che per la primavera bisogna ancora aspettare un po’, ma potremmo essere sulla buona strada!)

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E il Taste ufficiale alla Leopolda? Ehm….ammetto di non esserci mai arrivata….in fondo più che foodie in senso stretto io sono appassionata di viaggi, spostamenti, scoperte di nuovi indirizzi…e così ho preferito continuare il mio vagabondare per Firenze e concludere il weekend in quello che sta diventando ufficialmente uno dei miei angoli preferiti: la terrazza del Sesto on Arno, il bar/ristorante dell’Hotel Westin Excelsior in Borgo Ognissanti. Caffè, tè, pasticcini fino al tramonto e poi long drinks di tutto rispetto con aperitivo a buffet. E la miglior vista sulla città che io abbia trovato.
E per questa non c’è foto che tenga: vi aspetto a Firenze per vederla con i vostri occhi.

Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu
Via Giusti, 7 – Firenze
www.cordonbleu-it.com

Hotel Ville sull’Arno
Lungarno C. Colombo 1/3/5, Firenze
http://www.hotelvillesullarno.com

Libreria Todo Modo
Via dei Fossi, 15r – Firenze
www.todomodo.org

Enoteca Alessi
via delle Oche, 27r – Firenze
www.enotecaalessi.it

Boutique Ladurée
Via della Vigna Nuova, 48r – Firenze

Odeon Bistrò
Piazza Strozzi, 8r – Firenze
www.odeonbistro.it

S. Forno
Via di Santa Monaca, 3r – Firenze

Desinare @ Riccardo Barthel
Via dei Serragli, 234r – Firenze
www.riccardobarthel.it

SE·STO on Arno
Piazza Ognissanti, 3 – The Westin Excelsior Hotel – Firenze
http://www.sestoonarno.com/it/

Elena Minozzi
Just me and the cities

closette

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