Closette & Tintacorda #3 Le Sciure

Cosa ho imparato in questi ultimi intensissimi mesi di lavoro e di chiacchiere qui con voi?

Se metti tutta te stessa per trasformare la paura in qualcosa che ti dia la forza di un caterpillar, diventerai il caterpillar.
Più provi ad arrampicarti verso la cima di una parete e più saranno i sassi che ti tireranno addosso nella speranza che tu possa scivolare ma ci sarà sempre e comunque una mano tesa a tirarti su; di quella mano abbi cura più che puoi.
Se un’amica è speciale, lo è in ogni occasione, anche quando non legge spudoratamente i tuoi post perchè li ritiene troppo lunghi chiamandoti per chiedere se le vuoi bene lo stesso (Tintacorda… senti mica un fischio nelle orecchie?). Per quanto tu possa provare a stare a dieta, ci sarà sempre un panettone, un pandoro o una torta, a fregarti. In questi casi inutile opporsi, getta subito quella spugna e rinuncia: quando non si tratta di salute, alla dieta pensano i perdenti, i vincenti pensano alla vita.
Ho imparato che alcuni detti sono da considerarsi legge: “chi semina vento raccoglie tempesta”, per esempio, sapete perché? Perché chi semina grano, sfama chiunque. Quindi, accomodiamoci sulla riva del fiume o mettiamoci a zappare, preoccupandoci solo di indossare una buona protezione solare (meglio se dell’Estetista Cinica).
D’altronde la vita è come uno specchio: ti sorride solo se la guardi sorridendo; il buon vecchio Jim Morrison ne sapeva una più del diavolo (anche perché ad ogni buon conto, lo era).
Ed è proprio con questo spirito (e soprattutto con un sorriso stampato sul viso) che io e Valentina aka Tintacorda vi proponiamo un nuovo episodio di #lesciure

 

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